Moduli ingannevoli alle imprese italiane: l’Antitrust sanziona società per 500 mila euro

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato una sanzione amministrativa pecuniaria pari a 500 mila euro nei confronti di una società con sede in Tunisia per avere posto in essere una pratica commerciale scorretta nei confronti di numerose aziende.

La pratica consisteva nella diffusione di una comunicazione, inviata per posta ad imprese con sede in Italia che avevano effettuato in precedenza una domanda di registrazione all’Ufficio Italiano dei marchi e brevetti.

La comunicazione si presentava come un modulo prestampato, strutturato in modo da porre in rilievo espressioni evocative di registri tenuti da enti pubblici, informazioni, quindi, fuorvianti e ingannevoli, finalizzato a richiedere il pagamento relativo all’iscrizione ad un registro definito “Registro dei marchi italiani”.

I dati relativi al professionista, invece, risultavano marginalizzati e riportati in caratteri pressoché illeggibili rispetto al resto delle informazioni contenute nel modulo. La società, in tal modo, otteneva il pagamento di una somma di denaro per un servizio non richiesto, consistente nell’inserimento in una banca dati pubblicitaria su internet.

L’Autorità ha accertato che le modalità con le quali la società realizzava e veicolava il proprio messaggio dal punto di vista grafico come dal punto di vista del contenuto costituivano veri e propri artifici che la società utilizzava per condizionare le imprese, ingenerando un effetto confusionario, inducendole ad assumere una decisione di natura commerciale che non avrebbero altrimenti preso.

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