Violazione nell’esercizio dell’e-commerce? L’Antitrust non perdona

Prosegue l’Intervento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in tema di disfunzioni e pratiche scorrette nell’esercizio dell’e-commerce. Con tre provvedimenti diversi, l’Antitrust è intervenuta sanzionando altrettante aziende per mancata consegna dei prodotti, ostacoli all’esercizio dei diritti contrattuali e informazioni fuorvianti sulla disponibilità di quanto acquistato.

I problemi incontrati da numerosi consumatori che hanno fatto acquisti sul web riguardavano contratti di vendita online per i quali gli stessi lamentavano sia il mancato ricevimento dei prodotti che il mancato rimborso del prezzo pagato a fronte dell’omessa consegna, oltre alla difficoltà a mettersi in contatto con l’azienda e a ricevere informazioni veritiere circa le concrete prospettive di consegna dei beni acquistati.

Infatti, ha osservato l’Antitrust, l’ingannevolezza delle informazioni diffuse dalle società circa la disponibilità dei prodotti ed i tempi di consegna è attestata dalle numerose segnalazioni, le quali univocamente evidenziavano la mancata consegna entro il termine comunicato ai consumatori al momento dell’ordine e, comunque entro il termine di 30 giorni previsto dall’articolo 61 del Codice del Consumo in materia di contratti di vendita di beni a distanza.

Pertanto, l’Autorità ha deciso di irrogare una sanzione amministrativa pecuniaria per l’impresa individuale “MGM” per “informazioni relative alla disponibilità dei prodotti e ai tempi di consegna” e per “opposizione di ostacoli all’esercizio dei diritti contrattuali dei consumatori acquirenti”. La mancanza dei prodotti, spiega l’Antitrust, è attestata dalla stessa corrispondenza, dove lo scambio di email tra i consumatori ed il professionista conferma che quest’ultimo non aveva la disponibilità dei beni offerti online ed era pienamente consapevole di non essere in grado di adempiere le obbligazioni assunte nei confronti dei consumatori.

Si tratta di un importante avvenimento per coloro che operano in regime di dropshipping, effettuando cioè, in maniera diversa, triangolazioni tra venditore e acquirente, senza spesso disporre dei beni.

Negli altri casi, relativi alle società “Il Mercato dell’Affare” e “Zion Smart Shop”, l’Antitrust ha disposto la “sospensione di ogni attività diretta alla vendita di prodotti non disponibili” e la comunicazione all’Autorità dell’esecuzione.

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