Start up: i dati dell’ultimo trimestre 2020

Il 22 gennaio 2021 il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il quarto report trimestrale del 2020 dedicato ai trend demografici e alle performance economiche delle start up innovative.

Nonostante l’eccezionalità degli avvenimenti che hanno interessato il 2020, il report restituisce un quadro abbastanza incoraggiante del panorama italiano delle start up, fermi restando alcuni punti di debolezza.

Pur a seguito di una leggera diminuzione dell’1,4%, il numero totale delle start up si assesta a 11.899 unità, aumentando quindi del 10% rispetto all'anno precedente. Tali imprese si distribuiscono principalmente nell'area settentrionale del Paese, con la Lombardia – che ospita il 27% del totale – a farla da padrone.

Per quanto riguarda la distribuzione per settori di attività, il 74,4% delle start up innovative si occupa di servizi alle imprese (in particolare, prevalgono le specializzazioni della produzione di software e consulenza informatica, nonché dell’attività di ricerca e sviluppo), il 17,2% di attività legate al manifatturiero (su tutti: fabbricazione di macchinari) e il restante 3,1% opera nel commercio.

Relativamente alla compagine sociale, minore rispetto alle altre nuove società di capitali – con uno scarto intorno al 7% – è la presenza femminile nelle start up innovative. Delle oltre 11 mila società, infatti, solo il 13,1% si contraddistingue per una maggioranza femminile nelle quote di possesso e nelle cariche amministrative. Migliore invece il dato relativo alle start up a prevalenza giovanile (under 35), pari al 19% del totale.

Poche sorprese sul fronte dei dati economici e finanziari. Invariato rimane il numero (52%) di start up in perdita, dato fisiologicamente più alto (di circa un 20%) rispetto alle società di capitali non innovative, a causa dei tempi più lunghi che le imprese a contenuto tecnologico devono scontare per l’accesso al mercato.

Importante sottolineare poi che, dal valore della produzione medio per impresa – pari a poco meno di 184,7 mila euro – si trae conferma del fatto che la maggior parte di queste società si trova ancora in una fase embrionale di sviluppo.

In conclusione, nonostante l’emergenza Covid-19, l’ecosistema italiano delle start up innovative dà segnali di crescita incoraggianti, seppur fatichi ancora a trovare un buon livello di solidità economico - finanziaria.

Il report è accessibile a questa pagina del Ministero.

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