E-commerce italiano B2C: i dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano
Nel 2018 l’Italia ha superato i 24,7 miliardi di euro di vendite online B2C in Italia (+12% rispetto al 2017). Così risulta dall’Osservatorio Digital Innovation sull’e-Commerce B2C 2018.
Nonostante ciò, la bilancia commerciale dell’e-Commerce B2C (export – import) rimane in perdita: tra importazioni e vendite la differenza è in negativo di 2,4 miliardi di euro.
Come per il 2017, anche per l’anno presente, con un tasso di crescita 3 volte superiore rispetto a quello dei servizi (+23% vs + 7%), sono stati i prodotti a spingere le vendite.
Con un valore di 15,8 miliardi di euro, i prodotti coprono ormai il 64% del totale delle vendite online, mentre i servizi raggiungono circa 8,9 miliardi con il restante 36%. Ottime le vendite dei prodotti tipici del Made in Italy: abbigliamento, arredamento e home living, food & grocery.
Guardando all’export, inteso come il valore delle vendite da siti italiani a consumatori stranieri per il 2018 ammonta a 3,9 miliardi di euro e rappresenta il 16% delle vendite totali.
L’export di servizi (1,3 miliardi di euro, +6% rispetto al 2017) grazie ad alcuni operatori del trasporto (Alitalia, Grimaldi Lines, Trenitalia) è spinto dal turismo.
I prodotti, grazie a una crescita dell’11%, rappresentano il 68% delle vendite totali oltre confine: punta di diamante dell’esportazione (circa 2/3 del totale) è l’abbigliamento. A seguire, informatica ed elettronica di consumo (6%), arredamento e home living (5%), food & grocery e beauty con il 3%.
Il 50% circa del flusso delle vendite è attirato dall’Europa, a seguire USA (25%) e alcuni Paesi del sud-est asiatico come Cina e Giappone (5%), infine Russia (3%).
Al fine di valorizzare l’export digitale verso specifici mercati stanno prendendo piede iniziative di aggregazione e coordinamento di più imprese italiane: a questo proposito segnaliamo l’accordo siglato a settembre tra l’Agenzia ICE e Alibaba per l’apertura del padiglione virtuale “HelloITA” su Tmall, sul quale convoglieranno (inizialmente) gli store di 80 aziende del settore food & grocery e non solo.
Ringraziamo il Politecnico di Milano per i dati forniti. Per ulteriori informazioni cliccare a questo link.