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Dati interessanti dall’indagine sul recepimento della normativa 231


Sono stati recentemente diffusi i dati di un’indagine condotta da Confindustria e da alcune Associazioni territoriali, in collaborazione con Tim, per verificare il livello di diffusione dei modelli organizzativi di cui al Decreto Legislativo n. 231/2001 (“Decreto 231”) nelle diverse realtà aziendali italiane e l’approccio delle imprese rispetto al rischio di fenomeni corruttivi.

Money-transfer, privacy e antiriciclaggio: sanzioni pesantissime per 5 società


Il Garante per la protezione dei dati personali (“Garante”), ha recentemente emesso 5 ordinanze d’ingiunzione nei confronti di altrettante società che erogavano servizi di Money-transfer, per un totale di circa 5 milioni di euro.

Internet Banking in Italia, poca propensione all’utilizzo


Da un recente rapporto di febbraio 2017, rilasciato dalla società BEM Research© S.r.l., emerge che l’Italia è tra gli ultimi posti in Europa per quanto riguarda l’utilizzo dei sistemi di internet banking.

E-commerce: la Francia cresce negli acquisti online


A differenza dei (non proprio confortanti) dati statistici sull’utilizzo dell’e-commerce da parte di consumatori e imprese italiani nel panorama europeo, la Francia vanta una crescita del 23% del acquisti online rispetto al 2015, per un fatturato complessivo – generato dall’e-commerce – di 72 miliardi di euro.

Informazioni aziendali segrete: attenzione alle prove


Una recente pronuncia del Tribunale di Bologna invita ancora una volta l’imprenditore a porre in essere misure volte a tutelare il proprio patrimonio di dati e informazioni aziendali e a valutare correttamente gli elementi di prova utilizzabili al medesimo fine.

E-commerce, la via è quella giusta, ma in l’Italia c’è ancora tanta strada da percorrere!


L’E-commerce risulta, ormai da tempo, un canale di vendita florido e in continua diffusione per le aziende. I considerevoli vantaggi che scaturiscono dalla vendita online, però, richiedono investimenti, in termini di visibilità e competitività nel mercato digitale.

Agente di commercio: limiti al diritto di esibizione della documentazione contabile della preponente


Torniamo a parlare dell’articolo 1749 del Codice Civile che sancisce, al comma terzo, il diritto dell’agente di commercio di esigere dalla preponente tutte le informazioni necessarie a verificare l’esatto adempimento dell’obbligo di corrispondere le provvigioni dovute.

Attenzione al segreto industriale: l’applicazione della sentenza non è uniforme in tutto lo spazio europeo


Con ordinanza del 23 marzo 2016 il Tribunale di Milano ha rigettato la richiesta di due società (appartenenti allo stesso gruppo e attive rispettivamente nella produzione e vendita in Italia di cementi ossei) di riconoscimento dell’efficacia extraterritoriale di una decisione della Corte di Appello di Francoforte.

Ai fini del risarcimento del danno per registrazione abusivo di nome a dominio, anche in caso di accertata violazione, è necessario un adeguato corredo probatorio


Una società californiana, titolare esclusiva dei diritti sui marchi del noto personaggio Zorro, ha citato in giudizio una società italiana di consulenza artistica e pubblicitaria per ottenere il risarcimento dei danni conseguenti alla registrazione, da parte della convenuta, del nome a dominio www.zorro.it.

Costringere l’agente a porre fine al rapporto, con la propria condotta non è corretto e non conviene economicamente all’imprenditore


Se l’agente recede dal contratto per giusta causa addebitabile al preponente, quest’ultimo è tenuto a versare all’agente le indennità di cessazione e di mancato preavviso e, se contrattualmente previsto, il minimo provigionale garantito al termine dell’anno in corso al momento del recesso.

E-mail e web costituiscono strumenti di lavoro ma necessitano dell’informativa privacy


Il nuovo Regolamento UE sulla privacy occupa i titoli delle testate giornalistiche e professionali, ma è pur vero che attualmente uno dei temi più importanti che dovrebbe richiamare l’attenzione degli imprenditori, data la delicatezza e al contempo l’importanza ai fini della protezione del patrimonio aziendale, è l’utilizzo da parte di dipendenti e collaboratori degli strumenti informativi.

Sì alla decadenza nei contratti di autotrasporto


Il committente e il vettore che stipulano un contratto di autotrasporto possono decidere, in forza dell’autonomia negoziale, di regolare i rapporti tariffari inserendo nel contratto una clausola decadenziale che consenta al vettore di avanzare pretese per l’adeguamento delle tariffe ai costi minimi di autotrasporto soltanto entro un determinato termine convenuto (ad esempio sei mesi), indipendentemente dalla durata complessiva del contratto stesso.

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